V DOMENICA DI PASQUA
“Io son la vite, voi i tralci”
Nei discorsi di addio del Vangelo secondo san Giovanni (capitoli 13-17) l’evangelista prende spunto dalle parole di Gesù per riflettere, con il carisma che gli è proprio, sulla vita dei credenti dal tempo dell’Ascensione al ritorno del Signore. Egli si riconosce talmente legato al Signore attraverso lo Spirito di Dio che parla ai suoi ascoltatori e ai suoi lettori usando l’“io” di Cristo. Per mezzo della sua voce, il Signore rivela a coloro che credono in lui qual è la loro situazione, ordinando loro di agire in modo giusto.
È durante la festa liturgica delle domeniche che vanno da Pasqua alla Pentecoste che la Chiesa propone alla lettura questi discorsi, per mostrare ai credenti cos’è infine importante per la loro vita. Attraverso un paragone, il Signore ci rivela oggi che tutti quelli che gli sono legati mediante la fede vivono in vera simbiosi. Come i tralci della vite, che sono generati e nutriti dalla vite stessa, noi cristiani siamo legati in modo vitale a Gesù Cristo nella comunità della Chiesa. Vi sono molte condizioni perché la forza vitale e la grazia di Cristo possano portare i loro frutti nella nostra vita: ogni tralcio deve essere liberato dai germogli superflui, deve essere sano e reagire in simbiosi fertile con la vite.
Per mezzo del battesimo, Cristo ci ha accolti nella sua comunità. E noi siamo stati liberati dai nostri peccati dalla parola sacramentale di Cristo. La grazia di Cristo non può agire in noi che nella misura in cui noi la lasciamo agire. La Provvidenza divina veglierà su di noi e si prenderà cura di noi se saremo pronti. Ma noi non daremo molti frutti se non restando attaccati alla vite per tutta la vita. Cioè: se viviamo coscienziosamente la nostra vita come membri della Chiesa di Cristo. Poiché, agli occhi di Dio, ha valore duraturo solo ciò che è compiuto in seno alla comunità, con Gesù Cristo e nel suo Spirito: “Senza di me non potete far nulla”. Chi l’ha riconosciuto, può pregare Dio di aiutarlo affinché la sua vita sia veramente fertile nella fede e nell’amore.
La parola della Domenica
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AVVISI 2 MAGGIO 2021
V DOMENICA DI PASQUA
“Io sono la vite, voi i tralci”
Piano piano riprende la vita della parrocchia. Abbiamo ricominciato a vivere il catechismo in presenza in vista della Prima Comunione. La festa del Patrono Sant’Achille sarà vissuta solo religiosamente. Potremmo unirla alla festa di San Francesco se sarà possibile.
Mese di maggio
Mese dedicato dalla tradizione alla devozione mariana. Lo vivremo così: ogni giorno (lunedì-venerdì) alle ore 18.00 in chiesa pregheremo il Rosario e ascolteremo una riflessione mariana.
Distribuzione Caritas
Il 4 maggio a partire dalle ore 15.00 ci sarà la distribuzione dei viveri ai poveri della parrocchia.
Primo venerdì del mese
Al mattino i ministri straordinari porteranno la Comunione agli ammalati. Dopo la Messa delle 18.30 e fino alle 20.00 ci sarà l’esposizione e l’adorazione eucaristica vocazionale.