La Parrocchia di S.Achille Martire viene istituita il 21 Ottobre del 1957.
La sede è in Via Gaspara Stampa 64, appartiene al settore Nord, e la Prefettura è la X. Quando si trattò di decidere quale titolo dare alla nuova parrocchia di Montesacro Alto, prevalse l’intenzione di titolarla ad Achille, Santo patrono di Pio XI (Achille Ratti 1857-1939). Sembrò giusto, infatti, onorare questo pontefice che aveva costruito in Roma ben cinquanta parrocchie, era stato il Papa della Conciliazione e dell’Azione Cattolica, il promotore della giustizia sociale, della formazione scientifica del clero, della tutela dei diritti della Chiesa e dei popoli.
Achille o Achilio, nacque in Cappadocia (provincia romana dal 18 d.C.) in una famiglia patrizia, crebbe e si formò sotto l’impero di Costantino I il Grande (280-327).
I suoi genitori si preoccuparono di dargli una formazione e istruzione, secondo le più evolute dottrine dei sapienti e filosofi pagani dell’epoca, seguendo nel contempo le pratiche di pietà e carità suggerite dal cristianesimo, che andava affermandosi nonostante le persecuzioni.
Alla morte dei genitori, Achille distribuì i suoi beni ai poveri e si recò in Palestina, prima tappa del suo pellegrinare, pregò presso il Santo Sepolcro, poi s’imbarcò per Roma a cercare conforto presso le tombe dei santi Apostoli Pietro e Paolo e sul loro esempio, partì da Roma e prese ad evangelizzare intere regioni, portando alla fede cristiana moltitudini di pagani.
Durante i suoi viaggi missionari, giunse a Larissa, città della Tessaglia (regione della Grecia); in quel tempo la sede vescovile era vacante, per cui il clero e il popolo, unanimemente offrirono la cattedra all’illustre ospite.
Nella nuova carica, Achille incrementò il suo zelo, acquistando gran fama in ogni contrada della regione, fra l’altro permise la fondazione di un ospedale e di un ricovero per i vecchi.
Si sa che nel 325 partecipò al Concilio di Nicea, e fu tra i vescovi che combatterono l’eresia di Ario (280-336); al ritorno da Nicea si fermò a Costantinopoli, accolto con onori dal patriarca Mitrofane e dove ricevette nuove dignità dall’imperatore Costantino, che ammirato per il suo efficace apostolato, gli donò copiosi fondi per costruire chiese ed ospedali nella diocesi di Larissa.
Ritornato nella sua città, Achille fece abbattere tutti i rimanenti templi pagani, sostituendoli con imponenti edifici cristiani.
Ebbe il dono di operare miracoli e guarigioni, aveva il potere di scacciare i demoni; per le numerose guarigioni operate, Achille fu sempre ricordato come “il Taumaturgo”.
Dopo aver governato per molti anni la diocesi con saggezza e santità, morì a Larissa verso la metà del secolo IV.
Le sue reliquie rimasero in città fino al 978, quando Samuele di Bulgaria invase la Grecia, esse furono trasportate a Prespa (odierna Achilli) in Macedonia, come bottino di guerra e sistemate nella chiesa più importante di Prespa, officiata dai conquistatori.
La diocesi e città di Larissa, venera s. Achille come suo patrono, celebrandone la memoria nella cattedrale a lui dedicata, il 15 maggio. – Fonte (santibeati.it)